Missione: L'Ira Divina

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Somma Sacerdotessa dell'Eros

    Group
    Caos
    Posts
    6,037
    Rispetto
    +10,000
    Location
    Moorpain Manor

    Status
    Offline
    Png: Fato

    Tutto andava come previsto. Questo stato di Caos ha instillato nel cuore degli uomini la paura, innocenti e colpevoli, buoni e cattivi sono radunati sotto una stessa stella. Come al solito gli uomini invece di coalizzarsi e cercare di attraversare insieme la tempesta, si accusano a vicenda e le polis stanno in uno stato di belligeranza fra di loro, sono sicure che qualcuno fra di loro ha compiuto un atto di tracotanza imperdonabile. Tutti i fini egoisti salgono a galla e tutti cercano di salvarsi con questi interessi. Alcuni si recano nei vari oracoli per capire cosa sta succedendo o come si possono salvare. La maggior parte degli indovini cercano di rassicurare la folla urlante anche se non sanno neanche loro la situazione esatta. Ormai l'organizzazione sociale è andata in frantumi e ogni persona si aggira come un turbine impazzito, la situazione è al collasso. Eppure adesso si attendono gli eroi, queste persone che salveranno l'intera Grecia e forse il Mondo Conosciuto e Sconosciuto. Ma la situazione è precaria, dovranno stare attenti e valorosi, solo le loro decisioni potranno salvare tutti. E' arrivato il momento della verità.

    Pg: Eirene

    Legenda:
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato Skia


    Mi sedetti quella sera insieme a mia sorella e le raccontai dell'ultimo viaggio che avevo compiuto. Non ero riuscita a completare niente di importante ma avevo scoperto solo nuovi problemi. Ora riuscivo a capire il perchè di quella tempesta improvvisa che aveva colpito Skia e me, qualche giorno fa. Non le nascosi i miei dubbi e le mie perplessità al riguardo, descrivendole ampiamente lo stato di disordine che regnava fra tutte le polis. Inoltre la nostra alleata non ci poteva fornire gli aiuti che tanto desideravamo poichè anch'essa si trovava in mezzo ad una guerra non meno aspra della nostra. Mia sorella sembrava pensierosa ma probabilmente non riusciva a comprendere appieno la criticità del momento, anche noi avremmo dovuto fare qualcosa anche se eravamo sommerse da guai insormontabili. Pensandoci bene l'occasione per noi poteva essere considerata come una sorta di bene: gli opliti e la flotta ateniese erano impegnati su un altro fronte e noi avevamo un po' di respiro per riprenderci. Soffocai l'idea di mia sorella di iniziare una battaglia per troncare a pieno le loro forze. Poteva essere un arma fatale e avrebbe segnato la nostra fine : non era sicuro che avremmo sconfitto i nostri nemici, potevamo perdere nostre compagne e ci saremmo beccate l'antipatia di qualcun'altro che ci avrebbe sterminato, poichè avremmo avuto le forze troncate. Mia sorella ammutolì ma dovette ammettere che avevo ragione. Infine decisi un'idea che avevo già maturato prima. La esposi alla Regina e fui così convincente e persuasiva che le strappai un "sì" incerto. Le intimai di restare lì a curare le amazzoni e a riparare le armi mentre io avrei creato un piano di azione. Quello stesso giorno allenai la mia allieva e la sera mi misi a preparare quello che avevo già pensato. Organizzai un piccolo drappello di amazzoni, alcune erano anziane, altre giovani e forti. Fra di loro avevo deciso di portare con me anche Skia. Era più un peso che altro ma ero sicura che sarebbe stata una situazione interessante ed istruttiva per lei, inoltre ero tenuta a proteggerla e portarla con me. Lei non aveva ancora un suo cavallo perciò decisi di cavalcare con me su Zorosippos. All'alba prima ancora di riunire tutte mi incontrai con lei e le spiegai brevemente ciò che stava accadendo. Poi mi dileguai per poi incontrarsi poche ore più tardi con tutte. Poi attesi il suo arrivo.

    Pg: Duselpizos

    Legenda:
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato Nhyle


    Le notizie più allarmanti erano giunte con l'arrivo dei ragazzi della Casa, insomma la loro esplorazione era stata un disastro e la situazione stava degenerando. Mi aggiravo, alla ricerca di informazioni, ascoltando pettegolezzi, fermando persone e con i trucchi più astuti estorcevo dettagli e notizie. La faccenda era intrigante e in un certo senso la mia curiosità si accese come una fiammella fulgida e splendente. Da quello che avevo capito i più strani fenomeni naturali si stavano manifestando e la causa era alquanto oscura. Si sapeva solo che la prima manifestazione si era verificata nella zona vicina all'Olimpo, una coincidenza che non andava sottovalutata. Possibile che gli Dei stessero scatenando una guerra? E se i Titani fossero risolti? Tremai impercettibilmente. Dopotutto poteva trattarsi di una situazione alquanto spaventosa al solo pensarci, nessuno si sarebbe rilassato sapendo che loro fossero liberi. Comunque la faccenda richiedeva delucidazioni e io ero certa di poter risolvere il caso, per quanto mortale. Mi catapultai come una Furia da Nhyle, irruppi nella sua stanza, senza badare neanche cosa facesse, c'era qualcosa di più interessante. Muoviti, ti aspetto fra una clessidra all'ingresso della Casa. Sii puntuale o guai a te! Senza sentire neanche cosa rispondesse me ne andai, così rapidamente come ero venuta. Per un attimo pensai di andare a chiamare l'altra ragazza, poi optai per non farlo. Recuperai delle armi che potevo usare e due mantelli, poi attesi nella sala. Appena sarebbe arrivata le avrei annunciato la situazione e l'urgenza di partire. Le avrei donato un mantello e un arma, anche se non sapeva usarlo non si sapeva mai e la prudenza non era mai troppa, volente o nolente sarebbe venuta con me. Sarebbe stata una buona opportunità per aumentare sensibilmente le sue capacità e avrebbe saziato la mia curiosità sia nel vedere gli eventi sia per vedere la sua reazione davanti ai pericoli. Infine attesi.

    Allora decidete voi i turni (chi ruola prima fra voi). In questa missione riceverete un bonus significativo se scrivete minimo 30 righe ad ogni post! Divertitevi =D
     
    Top
    .
  2. Sherry J. Myers
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Pg: Nhyle
    Legenda:
    Narrato
    «Parlato»
    "Pensato"

    Di colpo.
    Come un fulmine a ciel sereno, di colpo, Duselpizos entra nella mia stanza.
    Non registro subito le sue parole, è come una specie di fantasma apparso all'improvviso. Non riesco a capacitarmi di quanta fretta e urgenza c'è nel suo tono, mentre io, che sono sempre sull'attenti, me ne sto stravaccata sul letto.
    Assurdo. Ma non sembra interessata a ciò che sto facendo.
    Più rapida e sbrigativa che mai, mi ordina - non sono sicura che mi abbia mai detto di fare qualcosa senza un ordine - di andare all'ingresso della casa.
    Poi scompare, rapida com'è venuta, senza nemmeno far vedere il movimento della porta.
    In effetti, se non fossi stata girata in quella direzione, non avrei nemmeno fatto in tempo a vederla.
    Non ha importanza, credo. Tanto mi stavo solo contando le nuove cicatrici (Ne ho un bel po', da quando mi alleno con Dus).
    Questa vita è forse più sfiancante di quella che conducevo prima. L'unica differenza sono le certezze. Qui alla Casa si è certi che ci sarà ogni giorno un allenamento, che ogni giorno avrò un letto e del cibo.
    Una routine, insomma, che per me è una cosa strana. Ho un sacco di tempo da buttare via e non so mai che farmene.
    Ora però, lo sguardo di Duselpizos mi ha lasciato la sensazione che quella routine solida su cui mi basavo da un po' si sia spezzata.
    E mi ha lasciato anche un'impellente voglia di agire.
    Non ho un granchè da prendere, perciò faccio in fretta.
    Afferro la mia roba in un lampo e corro fuori, lasciando la porta aperta. Non ho la minima intenzione di far aspettare Dus una clessidra intera. Mi sistemo mentre corro, forse un presentimento mi dice di non fermarmi.
    Non mi fermo. Sta per succedere qualcosa. Lo sento sotto la pelle e nelle gambe, che fremono d'impazienza. Ho sempre avuto fiuto per il pericolo.
    E nello sguardo di Duselpizos ce n'era a bizzeffe.
    Mi muovo veloce per la Casa, ormai ho imparato a memoria ogni corridoio. O quasi. Non ho la presunzione di credere di sapere tutto di questo posto...
    Arrivo nella sala dove Dus mi aspetta e vedo che porta con sè cose che conosco bene.
    Mantelli e armi.
    Sorrido.
    C'è aria di tempesta, e io non vedo l'ora di infradiciarmi.
     
    Top
    .
  3. callliope
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Skia
    Narrato
    <<parlato>>
    Pensato


    Era un periodo di caos, quello; c'era una tempesta che sembrava non voler cessare più, e tutti sembravano impazziti: le varie polis erano in guerra tra loro, dandosi delle colpe a vicenda su quello che stava accadendo.
    A Skia non interessava di chi o cosa fosse colpa, ma sperava che tutto si sarebbe risolto presto; da quello che aveva potuto capire, la situazione era abbastanza grave.
    Lei ed Eirene erano state sorprese dal temporale qualche giorno prima, e da quel momento non aveva più smesso.
    Skia sapeva che Eirene e sua sorella avevano parlato di quella situazione, ma di cosa non lo sapeva. In realtà, non sapeva proprio niente. Si sentiva abbastanza inutile. Aveva appena cominciato ad avviarsi su quella strada, e ancora non poteva fare un granché.
    Certo, è normale. Non puoi pensare di fare chissà cosa quando sei ancora ai primi passi. Non essere frettolosa, arriverà il momento in cui potrai farti valere.
    Si rimproverò. Aveva acquisito un po’ più di sicurezza, fortunatamente, e questo sicuramente l’avrebbe aiutata moltissimo, anche se dei dubbi e delle paure ce le aveva ancora, e di notte le capitava spesso di essere tormentata da brutti sogni. Per questo, appena sveglia, solitamente era ancora più scorbutica del solito.
    Quel giorno Eirene la allenò. Skia ne fu felice, perché riusciva non solo ad affinare le sua capacità fisiche, ma si distraeva dai sogni che faceva di notte, e le preoccupazioni svanivano.
    La sera Eirene organizzò un gruppo di amazzoni. Si sentiva un po’ fuori posto, in mezzo a tutte le altre , molto più esperte di lei, ma evidentemente Eirene aveva pensato che anche Skia potesse tornare utile.
    Dato che non possedeva un cavallo, avrebbe cavalcato insieme ad Eirene.
    All’alba, prima della partenza, Eirene venne a parlarle e a spiegarle la situazione, quindi se ne andò. Skia si sentiva un po’ nervosa, e non pensava nemmeno ai sogni che la tormentavano la testa di notte, tormentata più da ciò che le aveva detto Eirene, e dal fatto che, di lì a poco, sarebbe partita per la sua prima missione.
    Più tardi, raggiunse le altre.

    Scusate, scusate davvero tanto il mio super mega ritardo ç_ç rimedierò, promesso!
     
    Top
    .
2 replies since 10/9/2013, 14:09   89 views
  Share  
.